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"STILL ALICE" (2014)


“Still Alice” è l’adattamento cinematografico dell’omonimo bestseller del 2007 di Lisa Genova (“Perdersi” è il titolo dell’edizione italiana). Il film porta la firma della coppia Glatzer e Westmoreland, conosciuta nel mondo del cinema indipendente grazie anche alla vittoria nel Sundance Film Festival nel 2006 con Quinceañera.

La vicenda raccontata è quella di Alice, donna eccezionale, con una carriera invidiabile ed una favolosa famiglia, alla quale, poco dopo i cinquant’anni, viene diagnosticata una rara forma di Alzheimer precoce.

Il film segue passo passo la progressione della malattia, evidenziando la crisi esistenziale della protagonista che, giorno dopo giorno, si trova a perdere tutte le sue certezze.

Il punto di forza di “Still Alice” sta proprio nel raccontare il dramma di Alice, donna brillante ed intelligente, senza mai cadere nella banalità e nell’eccessivo sentimentalismo.


Infatti, per colpire e commuovere lo spettatore, non bisogna mettere in scena drammi patetici e carichi di morali, ma basta la delicatezza, la dolcezza e la semplicità, con cui è stato girato questo film. Il ritmo è costante, il racconto scorre bene e lo spettatore è sempre attento a seguire ogni passo della vicenda.

Ma ciò che rende grande questo film è la straordinaria interpretazione di Julianne Moore che, grazie alla sua formidabile sensibilità nel tracciare gli sconvolgimenti della malattia, si è aggiudicata una meritatissima nomination agli Oscar 2015.


A chiunque abbia visto il film saranno rimasti impressi gli occhi sempre più spenti e persi della Moore, provando quel senso di impotenza nel vedere un mondo ricco di ricordi ed emozioni, svanire in poco tempo. “Still Alice” vuole essere un inno alla vita e parlare ad ognuno di noi: come recita il titolo, la persona davanti a noi, nonostante la devastazione operata dalla malattia, continua ad essere Alice. Giacomo Tinti



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