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"I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY" (2013)


A noi tutti capita ogni giorno di sognare ad occhi aperti, di perderci in fantastiche ed evanescenti fantasie, sia per sfuggire alla noiosa quotidianità sia per compensare le nostre debolezze caratteriali. Diamo libero sfogo alla nostra immaginazione cercando di immedesimarci in uomini che hanno le qualità che vorremmo avere, ma che non possediamo.


Questo è ciò che accade a Walter Mitty (Ben Stiller), archivista dei negativi fotografici della rivista “Life”. Walter è una persona normale, un po’ timida e impacciata, ma sostanzialmente è un buono. Ha sempre vissuto nella sua città ed è sempre più abituato a vivere nei suoi smisurati sogni, che diventando ancor più frequenti con l’arrivo sul lavoro di Cheryl Melhoff (Kristen Wiig), nuova impiegata al Life, di cui si innamora. Walter si immagina di compiere atti eroici ed epici, di vivere idilliache avventure amorose. Ma non sa che da lì a breve la sua vita subirà un’incredibile svolta, che lo porterà a compiere imprese che lui stesso non sapeva immaginarsi. Questi viaggi stupiranno lo spettatore, ma stupiranno maggiormente Walter che capirà di valere molto più di quanto pensasse.


Ho sempre considerato Ben Stiller un attore per commediole americane, capace solo di fare ripetitive e stupide smorfie con l’intento di strapparti una risata e in grado di interpretare ruoli di sciocchi personaggi. Ma dopo aver visto “I sogni segreti di Walter Mitty” (2013) ho rivalutato appieno la sua figura, ritenendo che probabilmente in tutti questi anni sia stato male utilizzato dal mondo cinematografico. Con questo film ha messo in luce una grande capacità di interpretazione di un ruolo serio con tratti drammatici, e ha dimostrato anche di avere grandi doti da regista, che si possono percepire dalla meravigliosa fotografia e dalla modalità con cui ha trattato la storia del film. Ben Stiller è riuscito a sviluppare l’intera vicenda di Walter con estrema bravura, facendo convivere la serietà della storia con sentimenti di delicatezza, serenità e dolcezza. E’ riuscito a rendere il personaggio disincantato davanti a tutte le sue avventure, che affronta con anomala normalità, non curandosi dei pericoli, come se stesse vivendo uno dei suoi innumerevoli sogni.


Ben Stiller ha preso spunto da un classico del 1939 “THE SECRET LIFE OF WALTER MITTY” di James Thurber, riuscendo poi a trasporlo in chiave moderna, conferendogli un importante messaggio sociale. Ogni giorno tutti noi beneficiamo di oggetti, di beni, di servizi, senza mai curarci delle persone che ci lavorano dietro. Sfogliamo, ad esempio, una rivista senza mai pensare a tutti quegli uomini e donne che quotidianamente si recano al lavoro, dedicando il loro tempo, il loro amore, la loro passione, il loro spirito, per realizzare la migliore rivista di sempre. Queste sono persone normali, che non hanno avuto la fortuna di finire sotto la luce dei riflettori, ma che spesso ricevono molti schiaffi dalla vita. Il film vuole portare alla luce una critica e un elogio. La critica è per il mondo odierno, dove troppo spesso si vedono esaltare individui spregevoli che non hanno meriti, truffatori ed impostori che perpetrano ingiustizie sui deboli. L’elogio è invece per quella moltitudine che nonostante tutte le difficoltà, riesce ancora, giorno dopo giorno, a dare un contributo al nostro mondo. Ben Stiller con questo film vuole rendere omaggio a tutti quei “gatti invisibili”, a tutte quelle persone ignorate e non considerate, che sono la vera struttura della società, la quale senza la loro passione e dedizione, non potrebbe mai esistere. Il mondo vero è fatto da queste persone.


Questo film riesce a stupirci, a meravigliarci, ci fa sognare ma allo stesso tempo ci fa pensare. Ci mostra dei lati drammatici della vita, ma ci dà una grande spinta per superarli. Infine ci fa anche commuovere.


Giacomo Tinti




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