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Selezione Ufficiale LUNGOMETRAGGI CONCORSO - 8° Torino Underground Cinefest

Siamo lieti di annunciare la Selezione Ufficiale dei Lungometraggi in Concorso all'8° Torino Underground Cinefest, che si terrà dal 2 al 9 settembre presso il Cinecafé Ambrosio e al CineTeatro Baretti di Torino:

“Amigo” di Óscar Martín (Spagna)

A seguito di un grave incidente, David decide di accogliere il suo migliore amico Javi e prendersi cura di lui. Tuttavia, non passa molto tempo prima che i litigi tra i due vengano a galla, portando allo scoperto una relazione avvelenata e omicida, più vicina alla follia che all’amicizia che sembrano condividere

“Angelo bianco” di Vincenzo Basso (Italia)

In un paese del Sud Italia, al confine tra Campania e Lucania, un barone ridotto in miseria, nel suo palazzo fatiscente, cerca di dare ordine agli eventi. Cosa è accaduto negli ultimi anni? Come è iniziata la crisi, ormai irreversibile, del suo mondo rurale? Tutto sembra essere cominciato con la scomparsa di una donna durante uno spettacolo di magia, e con la sua ricerca da parte dell’anziano marito, il signor Tarullo, a sua volta sparito. Le memorie del barone si innestano: su quelle dello stesso Tarullo e sul suo tentativo di ritrovare la donna amata; su quelle di un padre e di un figlio, che cercano di sopravvivere alla fine; e su quelle di un investigatore incaricato di venire a capo della vicenda, mentre tutt’intorno si agitano deliri di potere sempre più meschini da parte di microscopici organismi statali, che ritengono i maghi portatori di rovina. Le storie e le memorie si stratificano e si compenetrano tra loro, fino a condurre al collasso politico e temporale di quel mondo magico.

“Blurred Vision” di Ivan Elmer (Danimarca)

Andrè, 32 anni, e la sua nuova fidanzata Elisa, 35, sono in attesa del loro primo figlio.

Pieni di speranza per la nuova vita che sta per nascere, si trasferiscono in campagna

per avvicinarsi alla madre di Elisa, Martha, di 63 anni. André vuole provvedere alla sua

famiglia e così inizia un ambizioso progetto di micro-birrificio. Il futuro sembra luminoso per la famiglia. Ma invece di avvicinarli, la gravidanza si abbatte sulla relazione come una valanga poiché sembra che Elisa stia sviluppando una psicosi a causa della sua condizione. Comincia a mostrare dei lati che André non ha mai visto prima e vengono rivelati inquietanti segreti del passato. André si ritrova invischiato in una rete di bugie inventate da Elisa e dalla madre iperprotettiva, che lo inducono a dubitare della propria sanità mentale e, infine, a dover lottare per la propria vita e per quella del suo bambino.

“Botox” di Kaveh Mazaheri (Iran)

Le sorelle Akram e Azar mentono sulla scomparsa del fratello dicendo a tutti che è fuggito in Germania. Col passare del tempo, tuttavia, la bugia si trasforma in realtà nella

mente di Akram, così da credere che suo fratello tornerà.

“Bula” di Boris Baum (Belgio)

Marcelo, 17 anni, vive confinato nella sua camera da letto. Quando il padre muore in

circostanze misteriose, decide di intraprendere un viaggio alla ricerca della verità


"Chasing Paper Birds" di Mariana Jukica (Germania)

Tre storie, raccontate nel corso di un’interminabile notte d’estate berlinese, si intrecciano l’una con l’altra. Un gruppo di persone, tutte ad un punto di svolta nella loro vita, insegue disperatamente la felicità, nell’incertezza di cosa accadrà se la troveranno.

“Diamond soles” di Micael Preysler (USA)

Stanca della sua esistenza senza senso in un’accademia di danza di Baltimora, la giovane e disconnessa Cecilia (Ali Michael) decide di tornare nel vivace centro di New York City. Nel corso di un fine settimana, rivisita i suoi vecchi ritrovi e amici, inclusa la relazione travagliata con il suo vile ex fidanzato deejay Tom (Charlie Himmelstein). Persa in una distorta via di mezzo tra passato e presente, Cecilia si ritroverà nel punto più incerto della sua vita.

“Giants Being Lonely” di Grear Patterson (USA)

Bobby (Jack Irving) è il lanciatore di punta della sua squadra di baseball del liceo, un

sognatore senza madre e con un padre alcolizzato che, seppur amandolo, rimane sempre freddo e distante. Il suo compagno di squadra Adam (Ben Irving), il figlio dell’allenatore, è soggetto a violenti rimproveri a casa e non ha nessun supporto dalla madre emotivamente distante. In mezzo a loro c’è Caroline (Lily Gavin), la più bella della scuola, proveniente da una famiglia apparentemente perfetta che ama entrambi i ragazzi e vuole solo andare al ballo di fine anno. Ambientato in un paesaggio semi-rurale di foreste verdeggianti e desideri repressi, il film d’esordio dell’apprezzato artista multimediale Grear Patterson è una storia profondamente personale di giovinezza ed età virile, che traccia gli alti e bassi dell’amore, del sesso, della solitudine, dell’amicizia, del baseball e della morte.

“Lumina” di Samuele Sestieri (Italia)

Una donna misteriosa si risveglia su una spiaggia deserta. Vaga tra ruderi e macerie,

percependo la memoria degli oggetti. Come una fonte di energia è in grado di riattivare

dispositivi tecnologici spenti da tempo.

In una città fantasma, la donna accede all’archivio digitale dello smartphone appartenuto ad un ragazzo chiamato Leonardo. Apprende così il linguaggio delle immagini e dei suoni e, attraverso i video della relazione fra Leonardo e la sua fidanzata, conosce l’amore.

“Rodantes” di Leandro Lara (Brasile)

“Rodantes” racconta la storia di tre personaggi: Tatiane, una giovane donna che lascia San Paolo nel tentativo di ricostruire la sua vita dopo un passato irrisolto; Odair, un giovane nel bel mezzo di scoperte sessuali, che corre dei rischi quando si allontana dalla mcasa dei genitori; ed Henry, un immigrato haitiano che, dopo la morte della moglie, lotta con i suoi due figli piccoli per sopravvivere tra il progresso e la povertà brasiliana. Sarà nello stato di Rondônia che si incontrano occasionalmente…

“Silenced tree” di Faysal Soysal (Turchia)

Hayati è un insegnante di letteratura di provincia e un autore straordinario che cerca disperatamente di aggrapparsi al passato: il suo matrimonio in rovina, l’anziana madre malata, un albero di noce in decomposizione e il ricordo di suo padre. Invece di andare avanti con la sua vita e prenderne il controllo, ne accetta passivamente i colpi ed è interessato solo a scavare nel passato, fino a quando la sua scoperta lo costringe a confrontarsi con la propria debolezza e a rispondere alla domanda: assistere passivi al male commesso è un peccato tanto quanto commetterlo?

“Terminal Station” di Mavi Simão (Brasile)

Catarina è una donna forte, bella e libera che decide di lasciare la sua città natale, São

Luís, per iniziare una nuova vita. Durante lo shopping per la sua festa d’addio, incontra Francisco, con il quale, qualche anno prima, aveva avuto una relazione importante, interrotta al culmine con la scomparsa improvvisa di lui. Le spiegazioni di Francisco, in una conversazione criptica e misteriosa, nascondono il vero motivo della sua scomparsa. Approfittando della giornata, Catarina si ubriaca per dimenticare la situazione. Il giorno dopo, quest’ultima riesce a malapena a camminare nel caos di casa sua e, senza rendersene conto, va via diretta verso al suo destino.

“The Battle of Shangri-lá” di Severino Neto e Rafael de Carvalho (Brasile)

João cerca la madre biologica che lo aveva abbandonato da quasi quarant’anni. In un

viaggio fisico ed emotivo, attraverso un Brasile profondo, a poco a poco, il passato di questa donna viene alla luce e le convinzioni e i pregiudizi di João rompono i tabù. La vicinanza tra madre e figlio è intensa e dolorosa, e scatena angosce e rivelazioni che influenzeranno per sempre la vita di entrambi. Viva il cinema!


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